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Il ricordo di Laura è lì, pronto a riaffiorare nei momenti più inattesi e a violentare il presente. È il ricordo dell'ultimo inverno di guerra passato in Val Poiane. Terminata la stagione estiva, Maria e il cognato Cesare, gestori di una pensione, decidono di non tornare in città: troppi bombardamenti. Con loro c'è Filippo, figlio di Maria. Poco importa se perde un anno di liceo. Un giorno, nonostante la pensione sia chiusa, arrivano Ernesta e la figlia Laura. I due ragazzi s'innamorano e, con ingegnosi sotterfugi, vivono tutta la loro felicità. Laura, tuttavia, ha improvvise tristezze e, qualche settimana prima che la guerra finisca, deve partire. Da allora più nessuna notizia. È stata una normale partenza, oppure una fuga? È espatriata con i suoi, oppure è stata uccisa assieme a loro? O, più semplicemente, si è dimenticata di Filippo? Unica certezza, suo padre era un repubblichino. Ma si saprà più tardi. A Filippo non restano che domande. Passano gli anni, si laurea, diventa giornalista e incontra Giulia. Tutto cambia. È dolce, gioiosa, maliziosamente sensuale. I colori della vita hanno partita vinta. Ecco che il ricordo di Laura ritorna: la valle dove vissero la loro storia diverrà un bacino idroelettrico e lui deve tornarvi per curare un'inchiesta. La strada sale tortuosa. In cima il valico.